Affezioni neonatali legate a traumi da parto 1/2

Diverse sono le affezioni legate a traumi dopo il parto. Alcuni strettamente ortopedici. Di seguito la trattazione delle conseguenze più diffuse

Affezioni neonatali legate a traumi da parto 1/2

All'interno di questo capitolo sono compresi:

1) Cefaloematoma
2) Ematoma dello sternocleidomastoideo
3) Fratture
4) Paralisi del facciale
5) Paralisi del plesso brachiale
6) Paralisi del nervo frenico

Solo alcune di queste patologie sono di pertinenza ortopedica e verranno quindi più ampiamente trattate.

Nonostante l'incidenza di questi tipi di traumi sia diminuita negli ultimi anni, grazie ad un miglioramento del trattamento ostetrico, resta comunque evidente l'importanza di una diagnosi precoce e di un adeguato trattamento da parte dell'ortopedico in collaborazione con il pediatra.

1. CEFALOEMATOMA

Rappresenta una delle forme più frequenti; è dovuto al prodursi di uno stravaso ematico tra periostio ed osso più frequentemente in corrispondenza parietale.
Clinicamente si presenta come una tumefazione fluttuante che può raggiungere le dimensioni di una grossa arancia.
Più raramente può aversi un cefaloematoma interno, a volte questa varietà può essere comunicante con quella esterna.
Nella maggior parte dei casi la risoluzione è spontanea nel corso di qualche settimana.

2. EMATOMA DELLO STERNOCLEIDOMASTOIDEO

Si tratta di una evenienza abbastanza frequente nelle presentazioni di spalla e di podice. Si rende evidente nelle prime settimane di vita con una incapacità nella torsione del capo dal lato interessato.
Alla palpazione si rileva una tumefazione di volume variabile che interessa il muscolo sternocleidomastoideo data dall'ematoma che si organizza all'interno dello stesso; la cute non è aderente.
L'ematoma va riducendosi nel corso delle settimane successive.

3. FRATTURE

La frattura del neonato rappresenta una evenienza relativamente frequente, in ordine di importanza quella della clavicola, delle ossa lunghe (omero, femore) e del cranio. La frattura può essere completa, a legno verde o può interessare la zona metaepifisaria.
Quelle di clavicola non richiedono trattamento, mentre per quelle di omero o di femore si richiede un periodo di immobilizzazione; se non ci sono concomitanti lesioni nervose si ha restitutio ad integrum.
La lussazione della spalla è una evenienza rara, importante è la diagnosi e la riduzione che deve avvenire entro 4-5 gg.
Il distacco epifisario della testa omerale è una lesione rara e di difficile diagnosi anche avvalendosi dell'esame radiografico in quanto la testa non è ancora ossificata ; utile a questo riguardo può essere l'ecografia.
Un buon trattamento prevede una immobilizzazione in apparecchio gessato in posizione di schermidore per un periodo di 15-20 gg.
La mancata diagnosi, in particolare nei distacchi completi comporta viceversa un difetto di accrescimento.
Sono da ricordarsi le fratture del rachide cervicale che portano spesso ad una sintomatologia neurologica da mielotomia trasversa completa o incompleta la cui prognosi è sempre grave.

4. PARALISI DEL FACCIALE

Dei vari tipi di paralisi periferiche, che si osservano nel neonato, queste sono tra le più frequenti.
Le paralisi del facciale possono essere dovute in primo luogo a compressione esercitata dal forcipe in corrispondenza del punto di uscita del nervo dal forame stilo-mastoideo.
La paralisi di solito interessa il facciale inferiore parzialmente o totalmente: nel primo caso la sintomatologia è rappresentata dallo stiramento dell'angolo buccale verso il lato sano durante il pianto; nel secondo si associa l'appiattimento del solco nasogenieno e la mancata chiusura della rima palpebrale dal lato colpito.
La prognosi è diversa a seconda che si tratti di neuroprassia, assonotmesi, neurotmesi.

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